icona grafica palla Lo Zoo presso S. Cosimo

LO ZOO DI ORIA: UNA BELLA STORIA, MA ORMAI CHIUSA

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Continuano a pervenire a questo sito richieste di informazioni sugli orari di apertura e chiusura del giardino zoologico di Oria. “ Lo zoo è chiuso “ E ‘ questa ahimè, la risposta da dare a malincuore e con grande disagio. “ E quando riapre? “ “Non riapre.

 

E’ definitivamente chiuso. Gli animali non ci sono più” “ Che peccato! Da ragazzo, da un paesino del leccese, venivo spesso a trascorrere le domeniche, a volte con la mia ragazza. Avevo deciso di portarci, domani, mio figlio, ma se lei mi dice che è chiuso pazienza.E’ però un vero peccato che non ci sia più….e non c’è speranza che per il futuro…?” “ No mi dispiace. Dispiace non solo a me ma a tutti coloro, come lei , e sono tanti,tanti, che amavano trascorrere a “San Cosimo” le loro giornate di svago tra preghiere, verde,aria pura e visita allo zoo. Lei pensi che lo zoo di Oria, unico nel meridione dopo quello di Napoli e Palermo, nacque nel 1964 per volontà dell’allora vescovo di Oria Mons. Aberigo Semeraro, dell’Amministrazione comunale e del veterinario Dott.Domenico D’addario. Allora era solo un piccolo zoo, ma inserito in un suggestivo parco botanico. Vi erano pochi animali. UN ippopotamo ( l’indimenticabile “pippo” ), delle caprette, due zebre,delle anitre e un vecchio leone. Poi la consistenza faunistica del parco fu arricchita, principalmente di specie esotiche di grandi dimensioni, grazie ad una nuova gestione affidata nel 1980 ad un domatore di fama internazione Eugenio Weidman,di origine svizzera.

 

Egli decise di interrompere la vita itinerante di circense, ma si impegnò a cercare una dignitosa sistemazione per i suoi animali. La trovò in Oria, dove egli pure, si stabilì. Nello zoo quindi, opportunamente, ristrutturato entrarono a far parte giovani leoni, tigri, elefanti africani,scimpazzè,serpenti pitoni,un gruppo di bertucce, coccodrilli del Nilo,zebù,lama,cigni,pavoni,tartarughe.

 

Il Signor Weidman , aveva creato un vero e importante giardino zoologico ricco di molte specie animali, motivo di attrazione per una media di 50 mila visitatori all’anno. Nel 1998 i rapporti contrattuali tra la Curia Vescovile e il gestore, vuoi per la scadenza dei termini, vuoi per l’avanzata età del gestore furono interrotti. La Curia non intese prorogare ulterriormente il contratto con il Sig. Weidman e decise di affidare una nuova gestione allo zoo safari di Fasano che non nutriva alcun interesse a portare avanti il giardino zoologico di Oria.

 

I responsabili dello zoo safari di Fasano, secondo le malilingue, avevano assunto l’impegno non di riaprire lo zoo di Oria, ma di chiuderlo. Gli animali hanno avuto destinazioni diverse. Gli elefanti furono accolti in un parco safari a Nantes in Francia, i leoni in altro parco in Cecoslovacchia,lo scimpazzè e bertucce in uno zoo svizzero,le tigri in Austria i serpenti compreso il pitone in un piccolo zoo del leccese. A nulla sono valse, caro Signore, in questa triste storia le proteste continue, passate e recenti dei Cittadini Oritani e delle scolaresche del luogo, e non solo, che tanto amavano il loro zoo”

Foto di Cosimo Pesare

Testo (http://www.lascienzaneimusei.it)

 

icona grafica 3 Il campeggio e agricampeggio "LaPica" dista:

  • 18 minuti dal mare Jonio,
  • 25 minuti dal mare Adriatico,
  • 40 minuti da Martina Franca,
  • 50 minuti da Alberobello,
  • 20 minuti da Ostuni,
  • 60 minuti da Gallipoli
  • 1 Km dal centro abitato di Oria
  • 12 km da Manduria terra del Primitivo

Campeggio, agricampeggio"La Pica"